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Se state per acquistare una cabina doccia, e state girando negozi su negozi per trovare il modello che fa per voi, vi avranno sicuramente proposto come optional il trattamento anticalcare.
Ma sapete bene cos’è e come funziona? Sapete se può esservi davvero utile?
Il trattamento anticalcare viene un po’ visto come la soluzione definitiva a tutti i problemi di pulizia. Il miracoloso prodotto che ci permetterà di fare docce continue mantenendo i nostri vetri brillanti e pulitissimi. Il sogno di ogni desperate housewife…. Ma è davvero così?
Partiamo dalla questione principale: perché il calcare si deposita sul vetro?
Nel caso del bagno, ambiente umido per eccellenza, le superfici di docce e sanitari restano il più delle volte bagnate. L’acqua che vi si deposita, una volta evaporata, lascia tracce dei sali in essa contenuti (carbonato di calcio e magnesio), ossia le tanto odiate macchioline biancastre. Più passa il tempo, più queste macchioline divengono incrostazioni difficili da pulire. La situazione poi si aggrava nelle zone in cui l’acqua è più dura (ossia presenta maggiori concentrazioni di sali di calcio e magnesio). Potete verificare la durezza dell’acqua della vostra zona in mappe come questa (fonte immagine http://www.ecowater-systems.it/la-cartina-della-durezza-dell-acqua_1013906.html).
Non tutti sanno, inoltre, che la superficie del vetro è caratterizzata da tante micro crepe e, proprio a causa di questa sua porosità, risulta facilmente attaccabile da agenti atmosferici, polvere, sporco o acqua. Osservata al microscopio, appare infatti così (fonte immagine http://it.wikipedia.org/wiki/File:AFMimageRoughGlass20x20.png)
E’ normale dunque che sapone, acqua e detersivi, se non rimossi sistematicamente dal vetro di una doccia (che generalmente è trasparente), si depositino all’interno di quei pori rendendo difficile la loro rimozione. Ecco perché dopo un po’ di tempo la superficie del vetro diventa ruvida al tatto e si rovina irrimediabilmente.
Un addolcitore può sicuramente essere utile a migliorare la situazione, perché riduce il problema del calcare alla fonte. Negli ultimi anni però sono stati introdotti (e pubblicizzati come quasi miracolosi) i trattamenti anticalcare. Si tratta generalmente di prodotti in forma liquida basati su nanotecnologie in grado di rendere idrorepellente la superficie del vetro (o di altri materiali a base silicea). Applicando una sorta di film protettivo, il trattamento va a compensare le porosità del vetro rendendolo più liscio e dunque scivoloso (riducendo dunque l’assorbimento di acqua, sapone e sporcizia).
Attenzione però: il trattamento non eviterà la formazione delle macchie di calcare (evaporando, l’acqua lascerà comunque i suoi residui); ne faciliterà semplicemente la rimozione, perché non permetterà la loro penetrazione nei pori della superficie vetrosa. In parole povere: la macchiolina si vedrà lo stesso, ma potrete eliminarla senza fatica anche con un semplice panno. Conclusione? Dovrete asciugare il vetro in ogni caso, se vorrete vederlo splendere.
Il vetro non diventerà dunque autopulente come si legge in qualche messaggio promozionale…
Peraltro attenzione a ciò che scrivono. Fateci caso: “aiuta (non risolve il problema) la pulizia quotidiana, semplifica la manutenzione, migliora le prestazioni del vetro, riduce (non elimina) i depositi di calcare, ecc…
Insomma, nessuno vi promette che il trattamento anticalcare vi libererà dallo stress della pulizia. Dovrete comunque prestare i normali accorgimenti per mantenere la vostra doccia pulita e splendente, ossia asciugare spesso il vetro ed eliminare i residui di sapone e sporcizia.
Attenzione infine anche ai detergenti! Molti di quelli in commercio sono eccessivamente aggressivi, e sulle superfici trattate possono anche essere dannosi, in particolar modo quelli acidi. Vanno infatti ad intaccare le prestazioni del film protettivo, riducendone l’efficacia e lasciando talvolta antiestetici aloni … si raccomanda dunque l’uso di acqua tiepida e semplice sapone neutro. Peraltro anche un vetro non trattato viene col tempo danneggiato dai detergenti acidi, dunque è comunque sconsigliato l’uso eccessivo di prodotti aggressivi.
L’efficacia e la durata nel tempo di tali trattamenti dipendono in ogni caso da più fattori, quali la modalità di applicazione (il trattamento applicato preventivamente in fabbrica sarà chiaramente migliore di uno di uso casalingo), la durezza dell’acqua nella zona di residenza, la frequenza di utilizzo della cabina doccia, la tipologia dei detergenti utilizzati per la pulizia e la frequenza con cui li si usa.
Ognuno tragga le proprie conclusioni…
Certo, i trattamenti anticalcare possono essere un aiuto importante per la manutenzione quotidiana (indubbiamente la facilitano), ma non ci liberano dall’obbligo di prestare determinate attenzioni e cure.
Questo almeno fino a quando non inventeranno davvero un vetro autopulente… (e forse a breve ci arriveranno: leggete questo articolo della Stampa http://www.lastampa.it/2012/04/30/tecnologia/il-vetro-magico-del-mit-rCiNMk86QMfswBhp95OmKM/pagina.html).
Simona Nurcato